Sviluppare la resilienza nei bambini: qualche consiglio pratico
La resilienza si definisce come la capacità di saper fronteggiare le situazioni avverse in maniera positiva. Le persone resilienti trovano soluzioni innovative anche di fronte a eventi traumatici e negativi, cercando di fronteggiare le difficoltà in maniera costruttiva. La resilienza, dunque, è una capacità molto importante da sviluppare e incrementare, attraverso un allenamento quotidiano. E’ molto importante sviluppare la resilienza nei bambini, aiutandoli ad affrontare le piccole e grandi sfide della vita quotidiana. Crescere bambini resilienti significa offrire loro un futuro migliore, perché avranno maggiori strumenti per muoversi nel mondo e nelle sue complessità.
COSA POSSONO FARE I GENITORI PER SVILUPPARE LA RESILIENZA NEI BAMBINI?
- LE DIFFICOLTA’ FANNO PARTE DELLA VITA. Oggigiorno si tende a pensare che proteggendoli da preoccupazioni e problemi, i bambini potranno crescere sereni e senza difficoltà. In realtà, le ricerche mostrano esattamente il contrario. Genitori iperprotettivi, infatti, tendono a evitare ogni piccola frustrazione nei bambini, ma questo può rivelarsi controproducente. I bambini iperprotetti diventano più fragili, con minori risorse per affrontare le complessità che si troveranno inevitabilmente a vivere. E’ importante, dunque, lasciare che i piccoli risolvano da soli alcune difficoltà che incontreranno. Ciò permette loro di sperimentare la possibilità di farcela, incrementando la propria autostima e il proprio senso di autoefficacia.
- LIBERTA’ DI SPERIMENTARE. E’ importante offrire ai bambini la possibilità di mettersi alla prova. Ad esempio, si può iniziare affidando loro piccole responsabilità, adeguate all’età e al livello di sviluppo. Dare fiducia ai propri bimbi e alle loro capacità è il primo passo per consentire loro di sviluppare una buona stima di sé. Anche sbagliando, i bambini hanno modo di mettersi alla prova e crescere, migliorando quotidianamente.
- REGOLE. Poche e chiare regole aiutano i piccoli a crescere più sicuri di sé, protetti e contenuti. Anche i No, a volte, infatti, aiutano i bambini a crescere. E’ solo in un contesto sicuro e prevedibile che i bambini hanno modo di sperimentare e mettersi alla prova, allenando la loro capacità di far fronte alle piccole e grandi complessità della vita.
VIVERE LE DIFFICOLTA’ DELLA VITA COME SFIDE PER SVILUPPARE LA RESILENZA NEI BAMBINI
Spesso si tende a definire “problemi” le difficoltà quotidiane. Alcuni eventi sono oggettivamente problematici e causano sofferenza, ma la maggior parte di quelli che definiamo “problemi” possono essere lette come “sfide“. Sembra banale, ma utilizzare la parola “sfida” trasmette immediatamente il messaggio che è siamo di fronte a qualcosa che può essere affrontato. La sfida è una prova, di fronte alla quale si vuole vincere o, almeno, è importante provarci. E’ importante stare attenti al linguaggio che si usa, con noi stessi e con gli altri. Anche con i bambini, utilizzare parole con accezione positiva permette involontariamente di attivare delle risorse che, magari, non si pensava nemmeno di avere. Anche attraverso questi piccoli gesti quotidiani, infatti, si aiuta a sviluppare la resilienza nei bambini.
PER SVILUPPARE LA RESILIENZA NEI BAMBINI SERVE ANCHE PERDERE
Anche vivere piccole sconfitte è molto importante. Ciò, infatti, permette ai bambini di gestire le delusioni e capire come farvi fronte. I genitori devono fare da guida, non sostituirsi ai figli. I genitori, dunque, dovrebbero evitare di essere iperprotettivi, ma permettere ai bambini di sperimentare e sperimentarsi. Imparare fin da piccoli a far fronte alle difficoltà aiuterà loro a capire come farlo da grandi. Sperimentando e sbagliando, i bambini hanno modo di prendere le misure e riaggiustare il tiro, affinando la loro capacità di far fronte alle situazioni della vita. Per fare questo, però, i bambini hanno bisogno anche di perdere e sperimentare le piccole difficoltà. Questo non vuole dire lasciare i bambini solo ad affrontare la quotidianità. Al contrario, occorre offrire loro la fiducia che possono farcela, ovviamente tenendo conto della loro età e del loro livello di sviluppo.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO