Stitichezza nei bambini: cosa possono fare i genitori?
La stitichezza nei bambini è un fenomeno molto frequente. La stitichezza può riguardare bimbi molto piccoli, ma anche bambini più grandicelli. In realtà, è importante capire se si tratta di vera e propria stitichezza. A volte, infatti, sarebbe più corretto parlare di intestino pigro.
Può capitare che i piccoli non vadano in bagno quotidianamente, ma se questo non procura loro dolore e sofferenza, ciò non crea troppa preoccupazione. E’ fondamentale, infatti, osservare le abitudini intestinali dei bimbi. A volte, però, i giorni senza andare in bagno sono molti. I bimbi possono anche lamentare grandi dolori. In questi casi, allora, la situazione è diversa. Ciò allarma mamma e papà. Essi si preoccupano nell’aiutare il bambino nell’andare di corpo. In tutti i modi cercano di convincere il piccolo a fare la cacca. Si passa dalle promesse alle minacce. Dai modi più gentili a perdere la pazienza. Mossi dalla preoccupazione, spesso si tende a insistere nel convincere il bimbi ad andare al gabinetto. Questo, però, molte volte rischia di innescare un circolo vizioso che si autoalimenta. Più si insiste, infatti, più c’è il rischio che il bimbo fatichi ad andare in bagno. Come muoversi allora?
STITICHEZZA NEI BAMBINI: QUALI POSSONO ESSERE LE MOTIVAZIONI?
Se ci si accorge di cambiamenti repentini nelle abitudini intestinali dei bambini o se la tendenza a trattenere le feci è sempre più marcata è importante rivolgersi al proprio pediatra. Il medico, infatti, potrà osservare la situazione al fine di capire l’origine della stitichezza nei bambini. Vi possono essere diverse cause che favoriscono la difficoltà dei piccoli nell’andare in bagno. Possono esserci cause fisiche, per cui il pediatra potrà dare indicazioni utili su come muoversi per affrontarle nel modo migliore. Escluse le cause fisiche, però, vi sono possono essere diverse motivazioni per cui i piccoli trattengono le feci . In particolar modo, possiamo evidenziare due macro situazioni.
- Stitichezza di tipo alimentare. Questo tipo di stitichezza è possibile che si presenti quando nella dieta dei bimbi non vengono introdotti sufficienti liquidi e fibre. Una dieta non equilibrata influenza la regolarità intestinale.
- Stitichezza di tipo psicologico. La stitichezza di tipo psicologico può essere legata a situazioni di particolare stress. Il rifiuto di evacuare, infatti, può essere espressione di un momento particolarmente complesso. Può trattarsi, ad esempio, di un trasloco, una separazione o di un lutto. Ma anche la nascita di un fratellino o il passaggio da una classe all’altra. Non deve, quindi, necessariamente essere un evento oggettivamente negativo. A volte, infatti, può trattarsi anche semplicemente di un piccolo cambiamento, ma che destabilizza l’equilibrio del bimbo. A volte, invece, non è possibile rintracciare un evento oggettivo che ha dato origine a questo momento di complessità. La stitichezza nei bambini di tipo psicologico può essere, infatti, anche sintomo una difficoltà emotiva o relazionale.
COME MAMMA E PAPA’ POSSONO RIDURRE LA STITICHEZZA NEI BAMBINI?
Aldilà dell’origine della stitichezza dei bambini, è importante adottare alcune abitudini che favoriscano la defecazione regolare.
- ALIMENTAZIONE E MOVIMENTO. Una dieta variata, con una buona quantità di fibre, influisce positivamente sulla defecazione. Un’alimentazione corretta e bilanciata, infatti, favorisce il transito intestinale. Anche una regolare attività fisica e il movimento sono molto importanti. Sembra scontato consigliare ai bambini di fare movimento, ma, soprattutto ogggigiorno, sono molti i bimbi che fanno una vita troppo sedentaria. Non deve necessariamente essere un’attività sportiva strutturata. Basta solo correre o andare in bicicletta per il puro piacere di farlo. Anche se le cause delle stitichezza non sono fisiche, quindi, adottare un regime alimentare adeguato e uno stile di vita consono favorisce il benessere, anche intestinale, dei bimbi.
- ROUTINE. E’ importante garantire una regolarità nell’andare in bagno, creando delle routine rassicuranti per il bambino. Anche se gli adulti possono essere preoccupati di fronte alla improvvisa stitichezza nei bambini, è importante non agitare i bambini. Occorre, infatti, stare attenti a non esprimere eccessiva preoccupazione, perché si rischia di gettare ulteriore ansia legata al momento di fare i propri bisogni. Ciò può eliminare un circolo vizioso di ansia e preoccupazione, che va ad autoalimentarsi. La stitichezza, infatti, già di suo produce forti livelli di irritabilità. E’ importante, dunque, non esacerbare questi vissuti.
COME AFFRONTARE LA STITICHEZZA NEI BAMBINI?
La stitichezza nei bambini può allarmare molto i genitori. Essi possono essere molto preoccupati e provare a insistere in tutti i modi nel convincere i bambini nell’andare in bagno. Ore intere passate sul gabinetto, tra promesse e minacce. Anche se i genitori possono essere esasperati per la preoccupazione, però, è importante evitare di punire o sgridare il bambino, altrimenti si rischia di incrementare i sintomi ed avviare un circolo che si autoalimenta. Di fronte all’esasperazione dei genitori, infatti, i bambini possono spaventarsi e provare sentimenti di frustrazione e angoscia che amplificano la difficoltà nell’andare di corpo.
Un consiglio utile per monitorare la situazione in modo più oggettivo possibile può essere quello di creare, insieme al bimbo, un vero e proprio diario. Può trattarsi di un piccolo notes dove annotare i successi legati all’evacuazione. Ciò può essere molto importante per il bambino, che vede riconosciuti i suoi miglioramenti nel tempo. Inoltre, annotare ciò che succede può aiutare mamma e papà a capire se alcune situazioni possono incrementare la stitichezza o, al contrario, favorire il bimbo nell’andare di corpo. Questo può essere un utile punto di partenza per affrontare al meglio la situazione.
L’IMPORTANZA DI RIVOLGERSI A UN PROFESSIONISTA PER LA STITICHEZZA NEI BAMBINI
Di fronte alla stitichezza nei bambini è importante confrontarsi con il proprio pediatra, per capire come attivarsi per far fronte alla situazione.
Quando le origini della stitichezza nei bambini sono legate a un momento di particolare complessità, può essere utile anche rivolgersi a uno psicologo per affrontare al meglio la situazione. Un percorso con uno psicologo, infatti, può essere molto utile per aiutare genitore e bimbo a gestire la sintomatologia e gli aspetti emotivi inevitabilmente connessi con questo tipo di difficoltà.
Ma non solo. Se la stitichezza è espressione di un momento di disagio o sofferenza, offrire uno spazio al bimbo per mettere parola su ciò che sta succedendo è molto importante. Insieme, infatti, è possibile capire cosa destabilizza l’equilibrio emotivo del piccolo e capire come aiutarlo nell’affrontare tutto ciò in maniera serena e costruttiva. Offrire ai piccoli la possibilità di mettere parola alle proprie emozioni è un prezioso bagaglio che aiuterà i bambini a affinare gli strumenti per affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane della vita.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO