Spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa: come fare?
Non avrei mai pensato di dover scrivere un articolo intitolato “Come spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa”. Eppure è così. Oggigiorno, al tempo del Coronavirus, ci troviamo a riflettere su come aiutare bambini e ragazzi ad accettare le restrizioni necessarie per fermare questa pandemia mondiale.
Il momento storico che stiamo vivendo, infatti, è particolarmente complesso. Da un giorno con l’altro, infatti, le nostre vite sono state stravolte. Andare a lavoro, svegliarsi presto per andare a scuola, le uscite con gli amici e le passeggiate al parco sono abitudini che, ahimè, non sembrano esistere più. La routine che, a volte, sembrava soffocarci e andarci stretta, oggi, inizia a mancare. E questo vale sia per gli adulti, ma anche per bambini e ragazzi. Anche loro, infatti, spesso dimenticati in questo momento, soffrono per la situazione drammatica che ci troviamo a vivere. Non si tratta solo della scuola e delle lezioni online più o meno efficaci. Anche i bimbi e i ragazzi faticano a trovare un nuovo equilibrio, in questa realtà così diversa da quella che siamo abituati ad affrontare.
SPIEGARE AI BAMBINI CHE ORA NON SI PUÒ USCIRE DI CASA: PERCHÉ É IMPORTANTE?
É fondamentale spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa. Perché? Per aiutarli a comprendere il senso di questo enorme sacrificio. Perché, per quanto i bimbi sembrano, in linea di massima, adattarsi meglio degli adulti ai cambiamenti, rimanere a casa tutto il giorno è un enorme impegno. Soprattutto in un periodo di crescita come l’infanzia, dove la routine acquisisce un ruolo fondamentale, vedere stravolta la propria quotidianità è molto faticoso.
Si chiede, inoltre, ai bambini e ai ragazzi di non poter più frequentare i loro compagni di scuola, gli amici e i vicini di casa. I nonni, gli zii e i parenti che sono soliti frequentare. Non esistono più passeggiate al parco, le partite a pallone o gli allenamenti in piscina. Ciò che stiamo chiedendo loro sono sacrifici importanti. Spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa, dunque, è fondamentale per dare un senso a questo sforzo.
Spiegare il Coronavirus ai bambini e l’importanza di stare a casa, ovviamente, deve essere fatto tenendo in considerazione l’età e il livello di sviluppo del bambino. Questo passaggio consente, infatti, di trasformare quello che sembra un obbligo passivo in una scelta attiva per combattere il Coronavirus. Sembra poco, ma non lo è. Quello che ci viene chiesto è di rimanere a casa per combattere una pandemia mondiale molto grave. Spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa permette di avere un ruolo attivo in questa battaglia.
Spiegare ai bambini ciò che sta succedendo, evidenziando il ruolo attivo che possiamo avere, diventa molto importante. E ci permette di superare quel senso di impotenza che spesso ci attanaglia.
SPIEGARE AI BAMBINI CHE NON SI PUO’ USCIRE DI CASA: PERCHE’ MAMMA E PAPA’ SI, E IO NO?
Le restrizioni degli ultimi decreti impongono un regime molto rigido. Si può uscire esclusivamente per lavoro, spese di prima necessità o emergenze. I bambini e i ragazzi, dunque, non sono contemplati nelle uscite.
Ciò è necessario per evitare la diffusione del contagio. Allo stesso tempo, però, ciò che stiamo chiedendo ai bambini è un grande sacrificio. Anche se non ce ne rendiamo conto, la possibilità che noi grandi abbiamo di uscire per portare il cagnolino a fare i bisogni o recarci al supermercato con le dovute accortezze, rimangono pur sempre due occasioni per prendere un po’ di aria. Bambini e adolescenti, invece, sono esclusi da questa possibilità.
In questo momento, chi ha un giardino e un piccolo cortile è molto fortunato. Con le dovute accortezze ed evitando assembramenti, è possibile, così, stare un po’ all’aria aperta. Chi ha un balcone può approfittarne per far giocare i bambini un po’ “fuori casa”. Complici le tiepide giornate che porterà la bella stagione, può essere un’occasione per “uscire di casa” stando comunque nella propria abitazione. Non tutti, però, sono cosi fortunati. Soprattutto chi abita nelle grandi città (ma non solo) non dispone di giardini o balconi. E’ importante ricordarsi, allora, di arieggiare le stanze, in modo da favorire il ricambio di aria, fondamentale per tutti, bambini e ragazzi compresi.
E’ un grande sacrificio quello che viene chiesto loro, ma è importante spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa, se non solo per questioni di urgente necessità.
SPIEGARE AI BAMBINI CHE ORA NON SI PUO’ USCIRE DI CASA: COME ORGANIZZARE LA ROUTINE
Anche se i ritmi non sono più scanditi da scadenze, è importante, per i bambini e i ragazzi, mantenere una routine. Costruire una quotidianità regolare, anche se differente da quella precedente, è fondamentale.
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ORARI
In una realtà dove non vi sono più orari fissi, è importante mantenere una regolarità del ciclo sonno-veglia. Puntare la sveglia e alzarsi più o meno allo stesso orario, anche per i bimbi, riveste un ruolo importante. Lavarsi, prepararsi e fare colazione. Anche mantenere la regolarità dei pasti diventa centrale. Soprattutto in questo periodo, dove l’appetito può aumentare o diminuire, è importante favorire un’alimentazione sana e variata. Stare tanto tempo a casa, ad esempio, può portare i bambini a mangiare spesso e fuori pasto, magari anche per noia. Al contrario, alcuni bimbi e ragazzi possono saltare i pasti. Mantenere una regolarità, dunque, diventa centrale.
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ORGANIZZAZIONE
Stare in casa permette di condividere più tempo con la famiglia. Questo è vero, ma non sempre. La possibilità di lavorare in smart working per mamma e papà, ad esempio, è un’ottima opportunità, ma deve essere gestita in maniera adeguata. Non è facile, senza orari definiti a priori, riuscire a prendersi il tempo per lavorare o staccare nel momento giusto. Per questo può essere opportuno fare un planning delle giornate. Questo permette, infatti, non solo di avere più tempo, ma avere tempo di qualità. L’importanza di organizzarsi, però, non riguarda solo i genitori.
Anche i bambini e i ragazzi devono imparare a organizzare le proprie giornate, in maniera diversa da come erano abituati solo qualche mese fa. L’assenza di orari definiti (fatto salvo per le videolezioni), di attività extra scolastiche e di impegni vari, può portare a una continua procrastinazione o, al contrario, all’incapacità di “staccare”. Creare dei planning giornalieri può essere molto utile in questo senso.
SPIEGARE AI BAMBINI CHE ORA NON SI PUO’ USCIRE DI CASA, MA CHE NON SI DEVE STARE SEMPRE ATTACCATI A TELEFONO E COMPUTER
Uno dei grandi problemi che in questa situazione mamma e papà si trovano ad affrontare è la regolazione dell’uso di telefoni, tablet, computer e giochi elettronici vari. Un po’ perché le lezioni scolastiche sono fatte al pc, un po’ per la necessità di videochiamare gli amici o per fare dei giochi insieme alla PlayStation, l’uso delle nuove tecnologie in questo periodo è, per tutti, notevolmente aumentato.
La Rete, sicuramente, ci permette di mantenere i contatti con il Mondo e di accorciare quelle distanze che, ad oggi, sembrano cosi infinite. Ben venga, dunque, la possibilità di utilizzare tutti questi dispositivi. E’ importante, però, regolare l’uso di telefoni e computer, per evitare che i bimbi passino lì gran parte delle loro giornate. In questo periodo così particolare, infatti, può essere utile cogliere l’occasione per passare del tempo insieme, fare dei giochi, condividere attività quotidiane.
SPIEGARE AI BAMBINI CHE NON SI PUO’ USCIRE DI CASA: L’IMPORTANZA DELL’ESEMPIO
Come spiegare ai bambini che ora non si può uscire di casa? A parole, ma anche (e soprattutto) con l’esempio. Come sempre, l’esempio degli adulti vale più di mille spiegazioni. Anche se non sempre è facile, ad esempio, può essere opportuno evitare di lamentarsi quotidianamente delle restrizioni. E’ fisiologico avere momenti di insofferenza, ma la fatica a rimanere a casa non deve essere l’unico pensiero. E’ complesso per tutti, ma lamentarsi quotidianamente non serve.
Diventa più utile, invece, trovare modi divertenti e alternativi per passare il tempo. Costruire, inventare qualcosa. Dare spazio alla fantasia. Riposare. Non è necessario riempire tutti gli spazi vuoti che abbiamo. Questo periodo così complesso, tra tutte le cose negative che porta con sé, può lasciarci un’eredità importante. Imparare a vivere il presente, senza per forza fare o correre. Senza, necessariamente, riempire tutti gli spazi vuoti. E, infine, può essere utile pensare pian pianino al futuro. Iniziare a pensare ad una gita fuori porta, a quali cene organizzare, a quali amici rivedere per primi. Insomma, iniziare a sognare il futuro.