Piano Didattico Personalizzato: ecco cosa occorre sapere!

PDP è una delle tante sigle che si usano oggi nel mondo della scuola. Nello specifico, l’acronimo PDP indica il Piano Didattico Personalizzato. PDP è un termine tecnico che chi ha a che fare con il mondo della scuola deve assolutamente conoscere. Si tratta, infatti, di un documento necessario per i bambini con BES, vale a dire Bisogni Educativi Speciali.

I bimbi con bisogni educativi speciali comprendono diverse situazioni, anche molto diverse tra di loro.

  • Bambini con disabilità. Per loro verrà redatto un PEI, Piano Educativo Personalizzato.
  • Bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Essi comprendono dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
  • Bambini con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. Rientrano in questa categoria le tipologie di disturbo non certificate o in fase di certificazione.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO: DI COSA SI TRATTA?

Il Piano Didattico Personalizzato è un documento redatto dal consiglio di classe. In esso viene definito un percorso individualizzato costruito per lo specifico bambino. Il PDP si configura come un patto l’intesa tra la scuola, la famiglia e gli specialisti che lavorano con lo studente. E’ un documento ricco, in cui viene definito l’intervento didattico individualizzato, gli strumenti compensativi ed eventuali elementi dispensativi necessari. L’obiettivo del Piano Didattico Personalizzato, infatti, è quello di incrementare l’efficacia e l’efficienza dell’apprendimento dell’alunno. Esso è uno strumento di lavoro fondamentale per chi opera con il bambino. I docenti, infatti, hanno le informazioni necessarie per muoversi in maniera adeguata con lo studente e con le sua potenzialità. Allo stesso tempo, il PDP documenta ai genitori le strategie di intervento programmate, rendendoli partecipi delle metodologie utilizzate.

 

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO: QUANDO E COME DEVE ESSERE REDATTO?

Il Piano Didattico Personalizzato deve essere compilato dalla scuola il primo trimestre di ogni anno scolastico. Questo vale per i bambini con diagnosi già consegnata. Se, invece, le diagnosi sono consegnate durante l’anno, il PDP deve essere compilato subito dopo. E’ necessaria, dunque, la compilazione tempestiva del documento. Ciò è fondamentale per potersi muovere subito in maniera adeguata.

Prima della compilazione, sono necessari degli incontri con la famiglia ed i professionisti coinvolti. Questo è importante per raccogliere il maggiori numero di dettagli possibili. Gli insegnanti raccolgono le informazioni utili sulle caratteristiche del bambino, individuandone i punti di forza e gli aspetti a cui occorre prestare attenzione. Sulla base della documentazione consegnata e delle informazioni raccolte, il Consiglio definisce per ogni materia gli obiettivi didattici e gli strumenti utili per raggiungerli. Una volta steso, dunque, la famiglia approva il documento apponendo la propria firma.

Il Piano Didattico Personalizzato non è rigido. Esso, infatti può essere modificato in corso d’anno. Se ve ne è la necessità, infatti, è importante che esso venga aggiornato. Per questo diventa centrale un monitoraggio continuo da parte dei docenti e dei professionisti sulla situazione specifica dello studente.

 Piano Didattico Personalizzato

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO: I CONTENUTI

Il Piano Didattico Personalizzato ha una struttura specifica. Esso deve contenere necessariamente diversi elementi, che ne definiscono la validità.

  • Devono essere presenti i dati relativi all’alunno e l’analisi dettagliata della situazione. Nello specifico, è necessario individuare gli elementi di difficoltà e rilevare quelli che sono i punti di forza. Devono essere indicate le informazioni di chi ha stilato la diagnosi, della famiglia e le osservazioni delle insegnanti. Maggiori informazioni dettagliate sono a disposizione, più il PDP potrà essere utile al bambino e ai suoi insegnanti.

 

  • Devono essere indicati i livelli degli apprendimenti, specificandoli per le diverse materie. Non è opportuno generalizzare, ma distinguere a seconda delle materie di studio.

 

  • Vanno definiti gli obiettivi e contenuti di apprendimento per l’anno scolastico. Anche in questo caso è importante distinguere per ciascuna materia.

 

 

  • Vanno indicate le misure e le metodologie compensative adatte alla situazione specifica.

 

  • Va definita la scelta di adottare eventuali misure dispensative.

 

  • Devono essere indicate le diverse modalità di verifica che si ritengono più idonee per il bambino. Anche in questo caso è opportuno distinguere a seconda della materia scolastica.

 

  • E’ importante segnalare la quantità e la modalità dei compiti assegnati per casa. Questo aspetto è molto importante e da non sottovalutare.

 

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO: QUALI OBIETTIVI?

Il PDP è uno strumento fondamentale che tiene conto dell’individualità di ciascun bambino. Il suo obiettivo ultimo è quello di sostenere gli alunni nel processo di apprendimento. Esso si rivela uno strumento fondamentale per organizzare un percorso didattico con bambini che richiedono un progetto educativo individualizzato. E’ importante che esso venga costantemente monitorato e verificato, per intervenire con eventuali migliorie a seconda dei bisogni del bambino e dei suoi miglioramenti.

Stilare un PDP e attuarlo quotidianamente è una vera sfida, ma è lo strumento fondamentale per garantire ai bambini la possibilità di apprendere. Non è semplice, ma è importante. Anzi, basilare. Ogni bambino ha le sue modalità di apprendimento, e nessuno può essere lasciato indietro. Occorre adattare l’insegnamento ai ragazzi, e non viceversa. E’ impensabile che lo stesso metodo di studio vada bene per tutti. Per questo è necessario un lavoro individualizzato. E per alcuni bambini questo deve essere tenuto ancora di più in considerazione. E’ un lavoro enorme, ma è il lavoro dell’insegnante. Per questo, sostengo fermamente, il lavoro di insegnante è il mestiere più complesso e delicato del mondo.

Nasce in me, però, spontanea una considerazione. Quale bambino non necessita di un progetto educativo individualizzato?

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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