Paura di soffocare mentre si mangia: l’Anginofobia
L’Anginofobia è una paura abbastanza frequente nei bambini e negli adolescenti, ma anche negli adulti. Essa consiste nella paura di soffocare mentre si mangia. La preoccupazione dei bimbi, dunque, è quella di deglutire e ingoiare cibo. I bambini con Anginofobia, infatti, temono di strozzarsi. A volte, addirittura, hanno paura di soffocare anche con l’acqua o con la loro stessa saliva.
Durante la crescita, tutti i bimbi sviluppano delle paure. Si tratta di tappe “fisiologiche” dello sviluppo psichico di ogni bambino. Solitamente queste paure sono transitorie e tendono a scomparire da sole. Basti pensare, ad esempio, alla paura del buio che coinvolge quasi tutti i bambini e che, con il passare del tempo, tende a sparire. A volte, però, le paure possono permanere per molto tempo e sembrano non riuscire a svanire da sole. A volte, quando sono molto intense, esse arrivano anche a stravolgere la quotidianità del piccolo e della sua famiglia. In questi casi, dunque, quando le paure circoscritte sono davvero molto intense e durature nel tempo, si può parlare di vere e proprie fobie.
Come si può ben pensare, la paura di soffocare mentre si mangia ha un impatto molto forte sulla vita del bimbo e della sua famiglia. La preoccupazione del bimbo e dei suoi genitori, infatti, è molto alta. Il bimbo è terrorizzato all’idea di dover mangiare e i genitori sono disperati perché temono che, non alimentandosi adeguatamente, lo sviluppo del piccolo può risentirne in modo preoccupante.
PAURA DI SOFFOCARE MENTRE SI MANGIA: QUALI SONO LE ORIGINI?
Spesso la paura di soffocare mentre si mangia deriva da un’esperienza diretta del bimbo, che si è ritrovato in prima persona a vivere un episodio di questo tipo. Può essere un pezzetto di cibo andato di traverso, che ha richiesto l’intervento dell’adulto tramite una manovra di desostruzione. Altre volte, invece, può essere anche solo un episodio che ha spaventato molto il bambino. Può succedere, altresì, che l’evento non sia stato vissuto in prima persona dal piccolo, ma che abbia assistito a qualcuno che si è trovato nelle stesse condizioni. La paura che ha provato e, spesso, anche la paura che ha respirato intorno a lui, possono averlo fatto molto preoccupare. Altre volte ancora, invece, anche la visione di una scena di un film o di un cartone animato che trattano la stessa situazione può far spaventare il bambino.
La paura di soffocare mentre si mangia, spesso, è accompagnata da veri e propri sintomi di tipo post traumatico. I piccoli provano eccessiva ansia e preoccupazione e, a volte, anche veri e propri attacchi di panico. I bimbi iniziano, così, a mettere in atto comportamenti di evitamento. Spesso, sono presenti anche incubi notturni.
PAURA DI SOFFOCARE MENTRE SI MANGIA: QUALI SONO I SINTOMI?
I bambini con Anginofobia hanno un pensiero fisso che domina le loro giornate: la paura di soffocare. La paura di soffocare mentre si mangia inizia molto prima del momento dei pasti. L’Anginofobia, infatti, è caratterizzata da ansia anticipatoria, che accompagna gran parte della giornata del piccolo. Più si avvicina il momento dei pasti, maggiore è l’ansia esperita dal bimbo e, di conseguenza, dai suoi genitori. Il pranzo e la cena diventano, per il bimbo e per la sua famiglia, dei momenti davvero complessi da gestire. Il bambino sperimenta ansia, paura e vero e proprio terrore. Gli adulti sono molto spaventati e preoccupati. A volte, mamma e papà tendono a minimizzare o a banalizzare, usando frasi come “Ma di cosa hai paura?” o “Non dire sciocchezze”. Altre volte, invece, cercano di spronarli a mangiare, anche arrivando a minacce e a ricatti.
Il clima, quando la paura di soffocare mentre si mangia è presente in famiglia, diventa molto teso e il momento dei pasti si trasforma in un vero e proprio incubo. Spesso i genitori le provano tutte. A volte, andando incontro alle esigenze del bimbo, magari permettendogli di mangiare solo determinati alimenti, oppure sminuzzando o tritando il cibo. Altre volte, invece, urlando e perdendo la pazienza, minacciando castighi e punizioni.
La paura di soffocare mentre si mangia ha delle ripercussioni anche a livello sociale. Mangiare fuori casa diventa pressoché impossibile. Fermarsi a mensa a scuola diventa molto complesso. Diventa difficile anche andare a mangiare al ristorante o a casa di amici.
PAURA DI SOFFOCARE MENTRE SI MANGIA: I RISCHI DELL’EVITAMENTO
Quando la paura di soffocare mentre si magia è forte, i primi comportamenti di risposta alla forte ansia sono quelli di evitamento. Il bimbo, infatti, inizia ad evitare alcuni cibi, diventando con il tempo sempre più selettivo. Soprattutto all’inizio, mamma e papà insistono molto su far mangiare il piccolo, spesso con pochi risultati. Altre volte, però, in preda al dispiacere di vedere il piccolo digiuno, si tende ad assecondare le sue richieste, proponendo cibi morbidi o addirittura liquidi.
Anche se questa soluzione può sembrare la più funzionale, perché permette al bimbo di placare la sua angoscia e di alimentarsi almeno un pochino, in realtà il rischio è quello di creare l’effetto opposto. Evitando alcuni cibi, infatti, il piccolo trova confermate le sue ipotesi. Evitando, dunque, si conferma la pericolosità del cibo. E la paura, a posto di ridursi, si esaspera ulteriormente. Ciò, spesso, da il via a un circolo che si autoalimenta.
PAURA DI SOFFOCARE MENTRE SI MANGIA: COSA FARE?
Per prima cosa, di fronte ai primi segnali della paura di soffocare mentre si mangia è opportuno fare tutte le visite del caso per escludere ogni causa organica. Se l’esito è negativo, dunque, potrebbe trattarsi proprio di Anginofobia. Non si tratta di un capriccio, ma di una reale fobia, che crea nel bimbo ansia e angoscia.
Il ruolo dei genitori è fondamentale. E’ importante non banalizzare o minimizzare la paura del bambino, ma farlo sentire compreso e accolto. “Non devi avere paura” è una frase molto rischiosa. Se, da una parte, trasmette al bambino l’idea che non vi è nulla da preoccuparsi, dall’altra parte il rischio è quello di far sentire il bambino “sbagliato” perché, lui, quella paura non riesce a controllarla. Meglio, dunque, usare una farse come “Capisco che sei molto preoccupato”, che riconosce la parte emotiva e che lo aiuta a mettere parola su quello che sta provando. Ciò permette anche di trasmettere il messaggio che le emozioni non vanno represse, ma che si può imparare a gestirle.
Il ruolo di mamma e papà è molto complesso perché, da una parte, è importante dare spazio alla componente emotiva, ma, allo stesso tempo, è importante evitare di assecondare tutti i comportamenti di evitamento del piccolo. Un equilibrio molto delicato, ma molto importante. Per fare questo, è molto importante rivolgersi a un professionista che possa aiutare il bambino e la sua famiglia a capire come far fronte a questo momento di complessità.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO