Mentire ai bambini: le bugie fanno davvero male?
Durante un’intervista su RDS ho avuto l’occasione di riflettere sull’utilità o meno di mentire ai bambini. Spesso, infatti, ci si chiede se dire piccole bugie ai bimbi, magari per evitare loro frustrazioni, sia davvero così sbagliato. Esistono realmente le bugie bianche? Si può mentire ai bambini per evitare loro di soffrire? Può essere utile dire qualche bugia, se essa è finalizzata a proteggere i bambini?
A queste e ad altre domande ho provato a rispondere durante l’incontro con Anna Pettinelli e Sergio Friscia. Durante l’intervista ne è nata una interessante riflessione sugli effetti che dire le bugie può avere su bambini e ragazzi.
MENTIRE AI BAMBINI: UN ERRORE DI FONDO
A volte si confonde l’essere sinceri con la libera scelta di lasciare i bambini alla mercé di ogni tipo di informazione. Non mentire ai bambini, però, non significa questo. Significa, invece, valutare il tipo di spiegazione da dare ai piccoli, in base alla loro età e al loro livello di sviluppo. La stessa informazione, infatti, può essere data ad un diverso livello di profondità, più o meno arricchita da dettagli. La scelta di quanto essere specifici deve sempre tenere in considerazione le caratteristiche del bimbo con cui si sta comunicando. Alcune informazioni, infatti, possono non essere comprese pienamente da bambini troppo piccoli. Un rischio, ad esempio, può essere quello di fomentare paure e fantasie, che il piccolo potrebbe faticare a gestire. Anche la scelta di dare numerosi dettagli deve essere valutata, perché a volte un eccesso di informazioni può confondere il bambino.
ALCUNE BUGIE PERMETTONO DAVVERO DI PROTEGGERE I BAMBINI?
È più che comprensibile voler proteggere i bambini. Soprattutto quando si tratta di questioni importanti, come la separazione di mamma e papà o la scomparsa di una persona cara, il più grande desiderio è che essi soffrano il meno possibile. Omettere la verità, però, non li protegge dalla sofferenza. Anche perchè situazioni di questo tipo non possono essere nascoste a lungo e, inevitabilmente, la verità verrebbe fuori molto presto.
Non solo. A differenza di quello che spesso si pensa, i bambini sono abili osservatori. I piccoli, infatti, hanno la capacità di cogliere le sfumature dei comportamenti di mamma e papà. Essi potrebbero, ad esempio, accorgersi della discrepanza tra la spiegazione data e lo stato d’animo dei loro genitori. Se viene detto loro, per fare un esempio, che il nonno è partito per un viaggio e poi mamma e papà sono molto tristi, i bambini possono sentirsi confusi e spaventati. Potrebbero non capire cosa sta succedendo e provare a darsi delle spiegazioni da soli.
DOPPIA SOFFERENZA
Come detto in precedenza, anche se sul momento mentire ai bambini può sembrare la soluzione che crea meno sofferenza, spesso si rivela, invece, doppiamente doloroso.
Questo perché, spesso, mentire ai bambini rischia di confonderli e spaventarli. Molte volte, ad esempio, mi è capitato che bambini che hanno scoperto solo molto tempo dopo della separazione tra mamma e papà mi dicessero che loro avevano già da molto tempo compreso che c’era qualcosa che non andava, ma non capivano bene cosa. Quando la separazione è stata comunicata loro in maniera ufficiale, invece, seppure molto tristi, si sono sentiti sollevati, perchè ora sapevano cosa stava accadendo.
Anche se difficile, dunque, è importante essere il più sinceri possibile con i bimbi, in modo da aiutarli ad affrontare ciò che stanno vivendo, in maniera chiara e trasparente.
MENTIRE AI BAMBINI: FIDUCIA IN SÈ E NEL MONDO
Ognuno di noi, quando scopre che gli sono state dette delle bugie, può sentirsi deluso e triste. A volte, ci si può arrabbiare perchè ci si sente presi in giro. Ci si può chiedere perchè non ci è stata detta la verità. Queste emozioni e le domande collegate non sono prerogativa del mondo adulto. Anche i bambini, infatti, possono porsi gli stessi quesiti. Mentire ai bambini, infatti, rischia di trasmettere loro il messaggio che abbiamo poca fiducia nelle loro capacità di far fronte alle situazioni. Soprattutto se nascondiamo una verità che, inevitabilmente, dovrà venire fuori. Anche se a volte può essere molto difficile, dire la verità è la scelta migliore. Ovviamente, come detto in precedenza, la differenza è il modo in cui questa viene comunicata.
Essere sinceri con i bambini, inoltre, aiuta a trasmettere ai più piccoli fiducia nell’altro e nel mondo. Se diamo dimostrazione ai bambini che siamo sinceri con loro, essi fanno esperienza che dell’Altro ci si può fidare. E questo anche nei nostri confronti: più siamo trasparenti e sinceri, più i piccoli avranno fiducia nelle nostre parole.
Inoltre, se siamo sinceri con i bambini offriamo loro l’esempio che tutto può essere detto, nei modi adeguati.
A CHI SERVE VERAMENTE?
A tutti noi è capitato di mentire ai bambini. Anche solo piccole bugie per evitare discussioni. Ad esempio, dire che un determinato giocattolo nel negozio non è in vendita. Oppure, spiegare che a breve il parco chiuderà e non ci si potrà fermare a giocare. Anche in questo caso è sbagliato mentire ai bambini? Più che a questa domanda, però, penso sia utile provare a riflettere su un’altra questione. A chi serve mentire in quel momento? Al piccolo, per evitare la frustrazione di sentirsi dire di no per una scelta dei genitori? Oppure per evitare discussioni che finirebbero per trasformarsi in una estenuante lotta? O, ancora, a noi adulti così ci sentiamo legittimati a dire di no e il nostro “No” acquista più valore?
Si può provare a porsi la stessa domanda anche in altre situazioni, più complesse. Mentire ai bambini, in quel momento, a chi “serve“? Per il piccolo? Oppure serve anche all’adulto? Serve ad evitare situazioni spiacevoli o faticose? Può capitare, infatti, di mentire ai bambini perchè siamo spaventati nell’affrontare con loro una determinata questione. A volte, temiamo di non saper gestire le loro emozioni. O abbiamo paura di non saper rispondere alle loro domande. Per questo, chiedersi “a chi serve dire questa bugia” può aiutare a comprendere la funzione della bugia che stiamo per dire. E, ovviamente, ciò può permettere di capire se si può dire o se, invece, può essere più opportuno (o più utile) dire la verità.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO