Inizio della scuola primaria: come non amplificare l’ansia dei bimbi?
In questi giorni riflettevo sulla tensione che vi è a ogni cambio di ciclo di scuola. Molte volte, infatti, mi capita di vedere bimbi che hanno terminato la scuola dell’infanzia in forte apprensione per l’inizio della scuola primaria. Non si tratta di curiosità. E nemmeno di frenesia. Ma quasi un vero e proprio terrore a iniziare qualcosa di nuovo.
Un po’ di tensione, ovviamente, è fisiologica. Si tratta, infatti, di un nuovo inizio. Ci sarà una nuova scuola, con nuove aule e nuovi spazi. Ci saranno nuovi compagni e nuove maestre. Sarà un po’ tutto una novità. Le routine consolidate della scuola dell’infanzia, infatti, verranno sostituite da nuovi orari e ritmi aggiornati.
Spesso, però, può succedere che la fisiologica tensione legata al cambiamento possa essere esacerbata dall’enfasi che noi adulti mettiamo sull’inizio della scuola primaria. È un momento importante, infatti, per tutta la famiglia. Molte volte, anche la scelta stessa della scuola da frequentare impegna mamma e papà per molto tempo. Non è facile, infatti, scegliere quale scuola primaria frequentare.
Inoltre, purtroppo, molte volte ci dimentichiamo di evidenziare la bellezza del mondo a cui si stanno affacciando. Tendiamo, piuttosto, a sottolineare il carico di lavoro e la necessità di comportarsi in un certo modo perchè “ormai sei grande”. Sembra assurdo, ma se ci soffermiamo un attimo a riflettere, molte volte è così. E, ovviamente, come noi presentiamo la realtà influenza i nostri bambini e il modo che essi hanno di approcciarsi ad essa.
Cosa possiamo fare noi adulti, dunque, per aiutare i bambini a vivere al meglio questo passaggio così importante e prezioso?
INIZIO DELLA SCUOLA PRIMARIA: L’IMPORTANZA DELLE PAROLE
Le parole che diciamo (e che CI diciamo) costruiscono il nostro mondo. Anche per questo è importante prestare attenzione al modo con cui presentiamo la scuola ai bambini. Come detto in precedenza, infatti, spesso, ci si dimentica che l’inizio della scuola primaria non è solo “nuove regole” e “compiti difficili”. O meglio, è anche “nuove regole” e “compiti difficili”, ma non è solo questo. E, soprattutto, l’inizio della scuola primaria comporterà nuove regole perchè è un nuovo contesto, che richiede norme proprie, adeguate a favorire l’apprendimento. Non ci sono nuove regole “perchè ormai siete grandi”. Anche i nuovi compiti saranno difficili, ma questo non è punitivo. Anzi. È una meravigliosa opportunità per imparare cose nuove. Che, appunto, non sono difficili, ma sono solo nuove.
Presentare la scuola come qualcosa di stimolante, nuovo, naturale, senza porre troppa enfasi sul cambiamento diventa, dunque, fondamentale. Perchè più che cambiamento, infatti, si tratta di una evoluzione. Anche perchè, spesso, senza rendercene conto, si tende ad associare (attraverso le parole) la scuola dell’infanzia al gioco e alla spensieratezza, mentre la scuola primaria al duro lavoro e all’impegno. In realtà, invece, entrambe sono realtà che richiedono ai bimbi attenzione, cura e dedizione.
PARLARNE, MA CON MODERAZIONE
Già durante l’ultimo anno di scuola dell’infanzia si preparano i bambini all’ingresso alla scuola primaria. Spesso, infatti, i discorsi sono concentrati su ciò che succederà l’anno a venire. Spesso si propongono attività evidenziando come esse serviranno, poi, per quando si andrà a scuola. Gli adulti ricordano ai bambini come l’anno seguente sarà tutto diverso e si faranno cose “da grandi”. Molto frequentemente, anche conoscenti e vicini di casa rischiano di amplificare la tensione chiedendo ai piccoli se sono pronti per questa nuova grande avventura.
Ovviamente, il passaggio alla scuola primaria è un momento importante e il coinvolgimento emotivo degli adulti permette di far comprendere ancora di più ai bimbi l’importanza di questo momento. Allo stesso tempo, però, porre eccessiva enfasi sull’inizio della scuola primaria rischia di spaventare i bambini, che vedono l’arrivo di questa esperienza come qualcosa di troppo grande e, dunque, spaventoso. Possono sentirsi in ansia, spaventati e timorosi di non riuscire a rispondere alle aspettative degli adulti. Molte volte, infatti, parlando con i bimbi delle loro paure rispetto all’inizio della scuola mi è capitato di sentire frasi come “E se non sono capace?”. Sembra banale, ma molte volte senza rendercene conto parliamo cosi tanto della scuola dimenticandoci di spiegare ai bambini che non si va per dimostrare se si è bravi o meno, ma che si va per imparare. Sembra scontato, ma non lo è.
Per questo, parlare dell’inizio della scuola primaria è importante, ma è altresì fondamentale evitare di portare sempre il discorso lì, utilizzando ogni pretesto per ricordare ai bambini che il momento di iniziare la “scuola dei grandi” è arrivato.
COME PRESENTIAMO IL MONDO DEI GRANDI?
Ci siamo mai chiesti perchè, molte volte, i bambini sembrano avere paura di crescere? Pensiamo a come presentiamo loro il mondo dei grandi. “Quando andrai scuola non potrai muoverti così tanto”, oppure “A scuola dovrai lavorare sodo”. Ancora “Devi imparare a comportarti bene perchè quando andrai a scuola…” e così via. Insomma, una pubblicità non proprio positiva. Questo non significa che bisogna mentire ai bambini, o omettere loro la verità. Sicuramente la scuola richiede un bell’impegno da parte loro. E questo, spesso, i bimbi lo sanno già. Significa, però, che evidenziare solo i doveri non sempre pone i bambini nell’ottica giusta per affrontare l’inizio della scuola primaria. Può essere utile, infatti, evidenziare anche quelle che saranno le opportunità, le conquiste e i grandi traguardi che si raggiungeranno.
Non si tratta di non porre limiti o regole ai bambini. Anzi. Le regole ci sono, e i bambini devono imparare a rispettarle. Ma, come detto in precedenza, non in termini punitivi. Stare in silenzio mentre l’insegnante spiega è certamente una regola, ma non è una punizione. È la modalità che permette di creare le condizioni per favorire l’apprendimento. In questo modo, dunque, c’è maggiore probabilità che i bambini apprendano le regole e le facciano proprie, piuttosto che eseguano semplicemente un ordine. Stare in silenzio, dunque, diventa un’opportunità, e non un castigo.
In conclusione, il passaggio alla scuola primaria è un momento molto importante. Per i bimbi e per le loro famiglie. Per questo, vivere al meglio questo momento è fondamentale, per favorire il benessere del bambino in uno dei contesti più importanti e formativi (non inteso solo come apprendimento didattico, ma vera e propria palestra di vita) in cui è inserito: la scuola.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO