Genitori autorevoli: come diventarlo?

Fare il genitore è il mestiere più bello del mondo, ma anche il più complesso. Ci sono posizioni diverse rispetto al sistema educativo migliore per i bambini, che vedono contrapporsi modalità molto diverse tra loro. C’è chi sostiene la necessità di un ritorno ad un sistema educativo autoritario, basato sul rispetto e sull’obbedienza all’autorità in quanto tale, magari facendo ricorso a punizioni fisiche e corporali. Dall’altra parte, c’è chi propende per un modello permissivo, basato sul lassismo. Tra uno stile educativo autoritario ed uno permissivo esiste una via di mezzo, che prende il nome di autorevolezza. Essere genitori autorevoli significa svolgere con dignità e serietà il proprio lavoro, rispettando e dando valore ai propri figli e a sé stessi. Ovviamente essere genitori autorevoli non è semplice, ma avere presente l’atteggiamento migliore da adottare aiuta sicuramente a correggere il tiro quando, inevitabilmente, si commettono degli errori.

Genitori autorevoli

GENITORI AUTOREVOLI: QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

  • COERENZA. La coerenza nel modo di essere e di porsi dei genitori trasmette sicurezza al bambino, che impara a muoversi nel mondo. Avere un comportamento coerente con i principi e con i valori che i genitori presentano a parole  aiuta i bimbi a prendere a modello i genitori come esempi di vita.
  • AFFIDABILITA’. Quando si prendono degli impegni, occorre rispettarli. E questo vale anche per mamma e papà. Un genitore affidabile diventa un punto di riferimento per i bambini. L’affidabilità passa sia attraverso le promesse, che rispetto agli altolà che i genitori possono dare ai bambini.
  • UMANITA’. Anche i genitori sbagliano, come tutti. Ammettere i propri errori è un insegnamento prezioso, perché trasmette ai bambini l’idea che si può sbagliare e, da questo, si può migliorare. Chiedere scusa quando si sbaglia è uno dei più grandi insegnamento che un genitore può dare a un figlio. A volte pretendiamo che i bambini facciano delle cose che noi adulti fatichiamo a fare. Dando loro l’esempio aumentiamo le possibilità che i bimbi apprendano l’importanza di quel comportamento.

 

  • AMORE INCONDIZIONATO. Le minacce, a volte dette in maniera automatica, possono essere molto pericolose. Minacciare di non voler più bene, ad esempio, è un messaggio molto pericoloso, a cui i bambini possono credere veramente. L’amore di un genitore per un figlio è qualcosa di indescrivibile. Spiegare ai bambini che qualsiasi cosa accada l’amore di mamma e papà rimarrà immutato è un messaggio importante da trasmettere. E’ il comportamento che è condannabile, non il bambino.

 

GENITORI AUTOREVOLI ED EMOZIONI

I Diventare genitori autorevoligenitori autorevoli parlano di emozioni con i propri bambini. Essi offrono l’esempio parlando delle emozioni che stanno provando, anche quando sono relative ad un comportamento scorretto del bimbo. E’ importante, però, specificare che l’emozione è collegata al comportamento del bambino, e non al bambino stesso. Parlare di emozioni permette al piccolo di imparare quel lessico emotivo fondamentale per il proprio benessere. Fungere da specchio emotivo, aiutando i bambini a dare un nome alle loro emozioni e trovando insieme il modo migliore per gestirle, sono compiti fondamentali per i genitori autorevoli.

GENITORI AUTOREVOLI: L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO

Il dialogo e il confronto sono sempre il motore di una crescita armoniosa e serena. Ascoltare i bimbi e chiedere loro cosa ne pensano su determinate scelte che li riguardano, coinvolgendoli in prima persona, è molto importante e trasmette il messaggio per cui il loro punto di vista è importante. Ciò insegnerà loro a essere rispettati e, di conseguenza, a rispettare. Questo non significa delegare al bambino le scelte. A volte si tende a dare responsabilità troppo grandi ai bambini. Chiedere ai bambini, anche molto piccoli, di scegliere in autonomia può essere rischioso. E’ opportuno, invece, coinvolgerli, valutando insieme pro e contro di ogni alternativa, e accompagnandoli nelle scelte.

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DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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