Difendersi dai bulli: 3 strategie pratiche
Il bullismo è un fenomeno troppo spesso trascurato, ma molto frequente nelle nostre scuole. Esso richiede un intervento a 360 gradi, sull’intero gruppo classe. In questo modo, infatti, si lavora sia con i bulli che con le vittime. Ma non solo: nell’intervento vengono coinvolti anche i sostenitori del bullo e gli spettatori passivi, complici del mantenimento di quest’equilibrio. Un intervento di questo tipo, di fronte ad episodi di bullismo, è quello che permette il ristabilirsi di un equilibrio sereno e di dare voce alle emozioni di tutti i bimbi coinvolti. Nell’immediato, però, occorre fornire alla vittima anche degli strumenti per difendersi dai bulli nel quotidiano, aiutandola ad affrontare l’emergenza.
DIFENDERSI DAI BULLI: CHE COSA E’ IL BULLISMO?
Quando si parla di bullismo, solitamente ci immaginiamo il bimbo che mette in atto comportamenti prepotenti e aggressivi, offende, picchia, isola e prende in giro i compagni. Il bullismo, però, non ha sempre la stessa forma. Quando riguarda i bambini piccoli solitamente non entrano in gioco telefonini e social network, ma le aggressioni sono prevalentemente di tipo fisico e verbale. Con l’avvento delle nuove tecnologie, cellulari e internet, però, si assiste anche a forme più subdole di violenza.
Gli atti di bullismo NON SONO SCHERZI, ma vere e proprie violenze (fisiche o psicologiche). Purtroppo c’è chi, ancora oggi, tende a sottovalutare il fenomeno, sostenendo che si tratta di ragazzate e che le cose si risolvono da sole. Invece, la realtà ci spiega che non è così. Senza arrivare ai tragici casi di cronaca tristemente famosi, ci si deve rendere conto di come situazioni di questo tipo creino profondo disagio e sofferenza, che si possono protrarre anche in età adulta.
E’ importante, dunque, supportare la vittima, offrendo supporto emotivo e uno spazio di parola. E’ fondamentale, però, confrontarsi anche sulle strategie utili per difendersi dai bulli, in modo da proteggersi dalla dinamica vittima-carnefice.
DIFENDERSI DAI BULLI: L’IMPORTANZA DI PARLARNE
Uno dei tanti motivi per cui i bambini raccontano ancora troppo poco episodi di vessazione è di tipo culturale. Purtroppo, episodi di violenza tra pari vengono ancora troppo spesso considerate “ragazzate”. Ogni bambino deve sentirsi legittimato a raccontare cosa gli sta succedendo, consapevole che verrà ascoltato e compreso. Prima di un adulto che si metta in mezzo a risolvere la situazione, i bambini hanno necessità di essere ascoltati. Ogni adulto è responsabile di questo. La violenza, fisica e psicologica, crea dinamiche perverse per cui è difficile esporsi e parlarne. Creare un clima di fiducia e rispetto aiuta a instaurare un dialogo quotidiano che favorisce la condivisione anche di questi temi.
3 CONSIGLI PRATICI PER DIFENDERSI DAI BULLI
- NON FARSI VEDERE ARRABBIATI: L’ESERCIZIO DELLA NEBBIA. Il desiderio del bullo è quello di ferire l’altro. Farsi vedere imperturbabile, calmo e tranquillo, senza nessun tipo di reazione, non gli darà soddisfazione e, ben presto, smetterà di dare fastidio. Per non farsi offendere dai comportamenti prepotenti può essere utile ricorrere all’esercizio della nebbia. Quando si è attaccati dal bullo, infatti, si può fingere la presenza di una forte nebbia davanti a noi, che ci impedisce di sentire le offese. Considerare gli insulti come qualcosa che non ci tocca, aiuterà a viverli come privi di senso. Questo semplice trucchetto per difendersi dai bulli può essere allenato quotidianamente.
- SPIAZZARE. Una strategia utile per difendersi dai bulli è…spiazzarli! Il bullo ti chiede la merenda? Bene, rispondi che ti è caduta in bagno, ma che gliela dai volentieri. Non è importante cosa si risponde, ma avere una riposta pronta a qualsiasi provocazione. E, soprattutto, il modo in cui lo si fa. Ad esempio, dire di no, con le spalle dritte e la voce decisa, a volte può essere molto utile. Non è semplice, ma ci si può allenare.
- FARE GRUPPO: CERCA DI NON STARE SOLO. Il bullo si fa forza aggredendo i bambini che, in quel momento, sono da soli. Se si è vittima di un bambino prepotente, è importante evitare di stare da solo. Può essere utile, infatti, accompagnarsi ad altri bimbi, soprattutto in momenti di maggiore esposizione. I momenti maggiormente sensibili sono solitamente l’intervallo e il tragitto scuola-casa.