Comportamenti aggressivi dei bambini 0-36 mesi: cosa fare?

Tutti i bambini possono mostrare comportamenti aggressivi. Soprattutto nei primi anni di vita, i comportamenti aggressivi nei bambini sono molto diffusi. A volte, alla scuola dell’infanzia o al parco con gli amichetti, i bimbi iniziano a picchiaremordere e tirare i capelli. Oppure, può succedere che i piccoli manifestino comportamenti aggressivi anche verso i genitori, i nonni o gli adulti di riferimento.  Questo, spesso, allarma mamma e papà. I genitori si trovano, così, in difficoltà su come gestire al meglio la situazione. Sgridare o punire, infatti, spesso non porta ai risultati sperati, anzi. I comportamenti aggressivi dei bambini sembrano mantenersi o, a volte, anche ad aumentare. Ne consegue che, inevitabilmente, la frustrazione di mamma e papà si amplifica, innescando un circolo vizioso che non sembra volersi fermare.

 

PERCHE’ SONO COSI DIFFUSI I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI DEI BAMBINI?

Molte volte mamma e papà si preoccupano subito di fronte ai comportamenti aggressivi dei loro bimbi. Durante la crescita, picchiare, mordere e tirare i capelli, però, sono comportamenti assolutamente fisiologici. Essi sono funzionali alla scoperta della propria fisicità e alla presenza dell’altro. Spesso, infatti, non si tratta di vera e propria aggressività, ma di esplorazione del mondo. Agendo, i bambini imparano gli effetti delle loro azioni sul mondo. Scoprono i rapporti causa-effetto. Iniziano anche a comprendere le relazioni e ad esplorare l’altro da sé. Per questo è importante capire quando e come intervenire nella maniera migliore, in modo da trasformare questi comportamenti in un motore di crescita.

Ovviamente, questo non significa permettere al bambino di agire come meglio gli pare. Anzi. Ciò significa semplicemente non intromettersi subito quando si vedono i piccoli litigare. Occorre, infatti, lasciare loro il tempo di sperimentare una mediazione. I bimbi devono provare a trovare da sé un accordo. E per fare questo serve del tempo. Se, però, i bambini sono in difficoltà è importante intervenire. L’adulto assume, quindi, una funzione fondamentale: non come giudice, ma come mediatore. La sua funzione è quella di aiutare il bambino ad autoregolarsi. Non dicendo cosa fare, ma dando loro la possibilità (e il modo) di trovare una soluzione da sè. Non è un ruolo semplice, ma è molto importante. Per il momento presente, ma anche per quando il piccolo diventerà più grande.

 

LA FUNZIONE DEI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI DEI BAMBINI 0-36 MESI

I comportamenti aggressivi dei bambini possono svolgere anche un’altra funzione. I bambini piccoli non dispongono ancora degli strumenti necessari per esprimere verbalmente le loro emozioni. Spesso, infatti, si trovano ad agire quello che stanno provando.  Possono dare uno spintone all’amichetto perché molto arrabbiati. Oppure perché impauriti o spaventati.

Quando le emozioni sono molto forti è molto difficile riconoscerle e dar loro un nome. Di conseguenza, diventa impossibile gestirle al meglio e in maniera costruttiva. I comportamenti aggressivi dei bambini, quindi, a volte possono essere espressione, ad esempio, di un momento di rabbia o di paura. E’ importante spiegare al bambino che non è lui a essere sbagliato. E non è nemmeno l’emozione in sé a essere cattiva. Ciò che può essere disfunzionale è il modo che il quel momento viene adottato per gestirla. Non esistono, infatti, emozioni belle o brutte. Sono tutte necessarie e utili. E’ importante, però, imparare a riconoscerle e gestirle al meglio. Il ruolo dell’adulto nell’aiutare il bambino a discernere l’azione dall’emozione sottostante ne è il presupposto principale.

Comportamenti aggressivi dei bambini

COME FAR FRONTE AI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI DEI BAMBINI?

  • OSSERVARE

Il primo suggerimento per far fronte ai comportamenti aggressivi dei bambini può essere quello di osservare quando accadono questi episodi. Occorre prestare attenzione. Questi episodi accadono solo a casa o anche in altre situazioni? Sono frequenti oppure sporadici? Analizzare antecedenti e conseguenze può aiutare a comprendere meglio la funzione di spintoni e morsi.  Cosa scatena i comportamenti aggressivi? Cosa succede subito dopo? Come si comportano gli adulti di fronte a questi comportamenti? Anche osservare la frequenza degli episodi è interessante, per capire se è fisiologica o se può essere la spia di un momento di disagio.

 

  • OFFRIRE UN COMPORTAMENTO ALTERNATIVO

L’atteggiamento migliore da adottare di fronte ai primi comportamenti aggressivi dei bambini è quello comprensivo e paziente. E’ importante spiegare al piccolo che quello non è un comportamento corretto da utilizzare. E’ altresì fondamentale offrire un comportamento alternativo, in modo che il piccolo sappia come poter agire nelle prossime situazioni simili. Ovviamente, è inverosimile che il piccolo inizi da subito a comportarsi diversamente. Ciò, però, lo aiuta a capire che c’è un’alternativa alle azioni aggressive.

Se il comportamento si ripresenta, invece, occorre allontanare il bimbo dai giochi. Successivamente, quando il bimbo si è calmato, si possono spiegare gli effetti che le azioni hanno su se stessi e sugli altri. In questo modo si concentra l’attenzione sulle proprie emozioni e su quelle dell’altro bambino, ragionando su come si può sentire l’amichetto quando viene strattonato o morso. Si tratta, dunque, di promuovere e sviluppare empatia. Ovviamente, questo lavoro può essere fatto solo in un momento successivo, quando il piccolo si è tranquillizzato e se ne può parlare serenamente.

 

  • COERENZA

I comportamenti come picchiare e mordere sono frequenti anche all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia? Allora occorre parlarne anche con gli insegnanti e gli educatori. E’ importante confrontarsi. In questo modo è possibile adottare un progetto educativo condiviso come risposta funzionale a questo tipo di comportamenti. L’alleanza educativa tra scuola e famiglia è fondamentale per creare un contesto coerente per i bambini, in cui essi possono muoversi in maniera serena e sicura.

 

SE I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI DEI BAMBINI PERSISTONO?

Quando i comportamenti aggressivi dei bambini persistono nel tempo e gli episodi sono frequenti, forse può essere la spia di un momento di complessità. L’agito fisico è il modo primordiale con cui i bimbi piccoli esprimono le proprie emozioni. Può essere importante, dunque, capire meglio quello che il bimbo sta provando. “Perché fa così?” è una delle domande più ricorrenti. Offrire loro un rispecchiamento emotivo, per iniziare a parlare di emozioni può essere molto utile. E’ fondamentale aiutare i bambini a riconoscere le proprie emozioni e imparare a gestirle, per favorire uno sviluppo sano ed armonioso.

 

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO

 

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