Compiti a casa: come gestirli nel modo giusto?

La questione sui compiti a casa è sempre accesa. C’è chi ne sostiene l’importanza e chi, invece, vorrebbe vederli ridurre drasticamente. Ci sono bambini che amano svolgere le attività scolastiche a casa. Altre volte, invece, può capitare che i bambini mostrino resistenza nel fare i compiti, si disperano e impieghino molto tempo prima di decidersi a mettere la testa sui libri di scuola. Questo diventa molto stressante per i bambini stessi e anche per i loro genitori. Questi ultimi, infatti, possono faticare a trovare le modalità giuste per aiutare i figli a svolgere le attività a loro assegnate.

Indipendentemente dalla posizione a riguardo, se una scuola assegna i compiti a casa, essi vanno svolti. E’ importante capire come fare per rendere le esercitazioni un utile allenamento, evitando di trasformare questo momento in un terreno di guerra tra genitori e figli.

 

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO PER SVOLGERE AL MEGLIO I COMPITI A CASA

  • QUANDO?

E’ importante decidere insieme il momento migliore per svolgere i compiti a casa, in base alle esigenze del bambino e dei genitori. Se vi sono molte cose da fare, è opportuno stabilire delle pause, per staccare e ricaricare le energie. Prendersi dei momenti rigeneranti non è una perdita di tempo, anzi. Le pause possono rivelarsi utili per recuperare le energie e rimettersi al lavoro con la carica giusta.

Organizzare il pomeriggio di studio è fondamentale. Occorre creare un planning pomeridiano. Ciò permette di definire quali attività è preferibile svolgere prima e quali, invece, possono essere eseguite alla fine della giornata. Questa organizzazione è funzionale per distribuire le energie. Pianificare il pomeriggio, inoltre, consente di dedicare del tempo per svolgere le proprie passioni e coltivare i propri interessi.

 

  • DOVE?

Questo punto è fondamentale e, spesso, trascurato. Non c’è come studiare in un luogo tranquillo e ben ossigenato per favorire la concentrazione. Soprattutto oggigiorno, dove le fonti di distrazione sono tantissime (cellulare, televisione, pc,….), è importante predisporre uno spazio ordinato e tranquillo dove mettersi a studiare. Può essere la cameretta, se si dispone di una scrivania. Oppure può andare bene anche il tavolo della cucina, in un momento dove regna il silenzio. E’ meglio evitare di studiare, invece,  sdraiati sul letto o appoggiati al divano.

La scelta di uno spazio ordinato e ben illuminato, dunque, è fondamentale per dedicarsi ai compiti a casa, in maniera funzionale e il meno dispersiva possibile.

 

  • STIAMO CREANDO UN CIRCOLO VIRTUOSO?

Paradossalmente, siamo propensi a impegnarci nelle cose che ci riescono già bene. Vedere che il nostro impegno produce buoni risultati ci spinge a migliorare sempre di più, per raggiungere l’eccellenza. Se, invece, vediamo che nonostante il nostro impegno i risultati sono scarsi, spesso tendiamo ad abbatterci e abbandonare. Proprio per questo è importante evidenziare i piccoli e grandi risultati raggiunti, l’impegno e la determinazione dei bambini. Occorre creare un circolo virtuoso, che sproni i ragazzi a continuare ad impegnarsi, per imparare sempre meglio. Essere consapevoli di potercela fare, infatti, è il primo passo per riuscire a raggiungere l’obiettivo.

La motivazione a scuola è il motore principe per favorire un buon apprendimento. Occorre puntare molto su questo aspetto, in modo che l’apprendimento non sia mera memorizzazione passiva di informazioni. Uno studente motivato, infatti, fa proprie le conoscenze apprese, in quanto le ritiene utili per se stesso e per il proprio bagaglio culturale. Solo uno studio motivato, dunque, garantisce un vero e proprio apprendimento.

Per favorire la motivazione e sperimentare la propria efficacia, è fondamentale costruire il proprio metodo di studio. Cliccando qui è possibile scaricare gratuitamente l’ebook “Imparare a studiare“, ricco di consigli pratici e riflessioni per costruire il proprio metodo per studiare in maniera funzionale.

Compiti a casa

AFFRONTARE I COMPITI A CASA CON L’ENTUSIASMO GIUSTO: L’IMPORTANZA DELL’ESEMPIO

Come reagiamo noi di fronte alle attività che dobbiamo svolgere? Ci lamentiamo quotidianamente? Accettiamo di buon grado anche le attività che ci piacciono di meno, cogliendone gli aspetti positivi? Sembra banale, ma i bambini assorbono come spugne non solo ciò che diciamo loro di fare, ma soprattutto come ci comportiamo noi nella quotidianità. Insegniamo ai bambini l’entusiasmo e la passione per le piccole scoperte di ogni giorno, anche quelle che possono sembrare banali. Pulire il pavimento non piace a nessuno, però ci permette di vivere in un ambiente pulito. Allo stesso modo, le operazioni non sono sempre piacevoli da fare, ma possono rivelarsi utili per andare da soli a comprare le caramelle dal tabaccaio.

Come sempre, l’esempio che gli adulti offrono ai bambini è un aspetto centrale nell’educazione. Affrontare anche i compiti più ardui con entusiasmo e passione può essere un utile insegnamento da mostrare ai bambini. E questo vale per le piccole e grandi cose.

 

L’INTERVENTO DEI GENITORI NEI COMPITI A CASA

Crescendo, è importante che il bambino venga responsabilizzato e accresca la propria autonomia. Per responsabilizzare è necessario non sostituirsi ai propri figli. Permettere loro di organizzarsi e di gestirsi in autonomia in maniera graduale è l’unico modo che i piccoli hanno di dimostrare di potercela fare da soli. Solo lasciandoli sperimentare (e, quindi, anche sbagliare) i bambini possono sviluppare l’autodisciplina necessaria per diventare autonomi. Ovviamente non ci si può aspettare che l’autonomia arrivi da un momento all’altro. Occorre allenamento ed esercizio. A lungo andare, però, ciò aiuterà il bambino a trovare il proprio metodo di studio.

A volte, la tendenza è quella di iperporteggere i bambini, anche cercando di sostituirsi a loro. Così facendo, però, non si proteggono i piccoli, anzi. Privandoli di piccole esperienze di frustrazione, i bambini non hanno modo di allenarsi per far fronte agi eventi che, inevitabilmente, si incontrano nel proprio cammino.

Per favorire l’autonomia nei compiti, occorre muoversi in maniera graduale. Se il bimbo è stato abituato ad essere seguito nell’esecuzione delle attività, si può gradualmente aiutare il piccolo a gestirsi in autonomia. Ad esempio, si può aiutare il bimbo a strutturare la cornice delle attività. Può essere utile, infatti, creare insieme il planning delle attività da fare, darsi dei tempi e degli obiettivi. In conclusione, può essere importante fare un check finale: riguardare insieme i compiti, capire cosa non si è compreso e cosa può essere svolto insieme.

 

QUANDO I COMPITI A CASA SONO UNA TRAGEDIA

Spesso i bambini faticano a trovare il proprio metodo di studio. In questi casi può essere utile accompagnare i bambini in un percorso per imparare a studiare in modo efficiente. Ho scritto un pratico eBook sul metodo di studio, dal titolo “Imparare a studiare” che è possibile scaricare gratuitamente cliccando qui.

A volte, invece, la mancanza di motivazione e la difficoltà nello studio possono rivelare un momento di empasse. E’ importante, dunque, osservare i propri figli per cercare di capire se dietro a quello che può essere considerato un banale capriccio può nascondersi un possibile disagio. In questo caso, un approfondimento può aiutare a capire cosa si nasconde dietro alla difficoltà nei compiti a casa e come affrontare la situazione in maniera costruttiva.

DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
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