Dire No ai bambini: come e quando farlo?
Nella nostra società, dire No ai bambini diventa sempre più difficile. Spesso si confonde il desiderio di non far mancare nulla e pretendere il massimo per i piccoli con l’assenza di proibizioni. In realtà, è proprio il contrario. A volte, dire No ai bambini con cognizione di causa serve per garantire loro il meglio. Dire No in maniera giusta, infatti, aiuta a creare quel contesto sicuro in cui i bimbi possono muoversi, sperimentando e mettendosi in gioco, senza rischiare di farsi troppo male. Non si tratta di iperproteggere i bambini, ma, al contrario, di permettere loro di sperimentare e sbagliare, in un contesto chiaro e definito.
DIRE NO AI BAMBINI: LE DIFFICOLTA’ DEGLI ADULTI
In un mondo veloce come il nostro, i concetti di desiderio e attesa sembrano venire meno. Tutto deve essere ottenuto subito, senza sacrifici. Complice la frenesia della quotidianità, spesso si cede anche per i sensi di colpa. Molte volte, infatti, si vorrebbe stare di più con i propri bambini. Per questo, quando si sta insieme, sembra brutto vietare loro qualcosa o proibire qualche attività. Dire No ai bambini, quindi, diventa molto difficile per mamma e papà, che si sentono in colpa a far provare piccole frustrazioni ai loro piccoli. In realtà, è più pericoloso il contrario. Concedere tutto non aiuta a imparare a gestirsi da soli. Dire No ai bambini, infatti, aiuta a promuovere l’autonomia reale, perché guida i piccoli nelle scelte e li sostiene nel responsabilizzarsi.
Dall’altra parte, invece, c’è l’eccesso opposto. Ci sono genitori che vietano tutto, a priori. Anche con troppe proibizioni, però, la situazione diventa ugualmente controproducente. Occorre dire No ai bambini in maniera equilibrata. Questo significa dire No ai bambini solo quando è necessario. E, soprattutto, solo quando l’adulto è in grado di mantenersi fermo nella propria posizione.
DIRE NO AI BAMBINI: PERCHE’ E’ IMPORTANTE?
Dire No ai bambini, quando è necessario, è molto importante. Ciò, infatti, aiuta a creare una cornice rassicurante, in cui i piccoli possono muoversi. Avere delle regole e doverle rispettare è fondamentale per crescere in maniera serena ed equilibrata. Dire No ai bambini pone il limite, ed è compito dei bambini imparare a rispettarlo.
Allo stesso tempo, però, il No è utile proprio perché i bambini possano sfidarlo. E questo è particolarmente importante soprattutto in alcune fasi della crescita. E’ un modo che i bimbi hanno per vedere fino a che punto si può arrivare. La mancanza di un contenimento, al contrario, crea nel piccolo una sensazione di vuoto e di disorientamento, che lo porta a non avere riferimenti. Anche se al momento del No può scaturire una piccola frustrazione, quindi, in realtà esso diventa fondamentale per il piccolo e per il suo sviluppo. Iperproteggere i bambini privandoli dell’esperienza del No, al contrario, è pericoloso. Ad esempio, in adolescenza l’assenza di limiti da sfidare porta i ragazzi a spostare sempre più in là il proprio mettersi alla prova.
COME E QUANDO DIRE NO AI BAMBINI?
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IL TONO
Quando si dice No al bimbo, il tono della voce dovrebbe essere sempre tranquillo e mai alterato. Anche se si è molto arrabbiati, è importante (anche se molto difficile) cercare di mantenere la calma e avere un atteggiamento pacato. Anche se è non è sempre facile, se il bambino risponde con urla e pianti disperati è bene evitare la guerra a chi alza di più la voce. Il No, infatti, non deve essere dettato dalla rabbia, ma da motivazioni precise e motivate, antecedenti al momento di crisi. Farsi vedere fermi, ma sereni, è la modalità più funzionale per far capire che la decisione è stata presa per il bene del bimbo.
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SE E’ NO, E’ NO
Non è sempre facile, ma se si dice di No, è importante mantenere quella posizione con coerenza, anche se il bimbo fa i capricci o si dispera. Altrimenti, il rischio è quello di trasmettere al bambino il messaggio che impuntandosi può ottenere facilmente quello che vuole. Mantenere la propria posizione dimostra al bimbo che vi è un motivo valido per porre un limite, e che non è frutto di una scelta casuale.
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SGUARDO SERIO, MA SENZA FAR PAURA
Quando si dice No, bisogna sempre guardare negli occhi il piccolo, con sguardo serio e fermo, ma senza terrorizzare. Anche in questo caso, un atteggiamento pacato, ma deciso, funziona meglio di una imposizione furiosa. La proibizione non è dettata dalla rabbia del momento, ma da una scelta precisa per il bene del piccolo.
DIRE NO AI BAMBINI: TANTI O POCHI LIMITI?
DIRE NO AI BAMBINI SPIEGANDO IL PERCHE’
Occorre spiegare ai bambini perché si risponde con un No, sempre tenendo presente l’età e il livello di sviluppo del piccolo. Sembra scontato ricordarlo, ma frasi come “perché lo dico io” oppure “è così e basta”, non solo aumentano la rabbia e la frustrazione nel bambino, ma favoriscono anche lo sviluppo di una bassa autostima e poca fiducia nel dialogo con i genitori. Parlandone, i bambini capiscono, con l’avanzare del tempo, che dire No non è un’imposizione calata dall’alto, ma è frutto di una scelta motivata. Questo non significa che i bambini accetteranno le proibizioni sempre di buon grado, anzi. Ma essi capiranno che alcuni limiti vengono posti per il loro bene.
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DOTT.SSA ANNABELL SARPATO